Come costruire una piscina naturale in pietra per un giardino esterno
Per chi avesse a disposizione gli giusti spazi nel giardino di casa, la piscina costituisce, da sempre, un sogno che molte volte si infrange contro la paura di spendere troppo e di lavori estremamente prolungati. Tuttavia molti ignorano la possibilità di costruire, a costi molto ridotti, una piscina naturale, soluzione veloce, economica e sopratutto biologica, a favore di una buona sostenibilità ambientale.
Che cos’è una piscina naturale?
Molti non sanno minimamente di cosa si stia parlando, quindi è bene mettere in chiaro l’argomento in questione prima di procedere oltre. Se per piscina si ha, di solito, in mente l’idea di un grande contenitore d’acqua completamente artificiale, da svuotare in inverno e depurare con prodotti chimici di ogni tipo, dal cloro all’anti-alghe, la piscina naturale va nella direzione opposta. Si tratta di una soluzione totalmente bio, l’aspetto è più simile a quello di un piccolo laghetto o una piccola oasi, con tanto di vegetazione annessa. Una piscina naturale infatti non necessita di alcun impianto di depurazione, né di sostanze chimiche, ma sarà popolata da piante e microorganismi viventi per mantenere l’acqua pulita e priva di elementi contaminanti. L’impatto estetico è assolutamente unico, sembrerà di aver portato un oasi nel proprio giardino, senza distruggere o danneggiare l’ambiente circostante, né il portafogli di chi decida di costruirne una.
Come progettare una piscina naturale
Ovviamente, nonostante sia una soluzione naturale, ci sarà sempre bisogno di una lavorazione oculata e ben organizzata a monte. La progettazione è importantissima e dovrà dare già un’idea dei materiali da comprare, come svolgere i lavori, e dei costi complessivi. In primo luogo si dovrà verificare se il proprio giardino sia o meno adatto ad ospitare una piscina naturale, il che vuol dire valutare i propri spazi e sopratutto la qualità del proprio terreno.
Per queste operazioni e per la costruzione della piscina naturale è necessario contattare una realtà come Acqua Tecnica Piscine , azienda di Mantova specializzata, oltre che nella costruzione di piscine tradizionali, anche in questo settore.
Progettare una piscina naturale significa prestare attenzione a tanti aspetti. Di base si parla di una logica basata sulla sostenibilità ambientale, ragionando su quelle che sono le pietre (totalmente naturali da utilizzare)e le piante adatte, e la giusta conformazione del laghetto sorgente in cui l’acqua verrà depurata naturalmente, e la zona effettivamente balneabile. Se tali concetti, da un punto di vista così generale, potrebbero sembrare molto complessi, una volta viste nel dettaglio le varie fasi della costruzione tutto sarà molto più chiaro.
Le fasi principali di lavorazione
Per prima cosa, dopo aver in fase progettuale stabilito quale sia la zona di balneazione effettiva della piscina, avendo pensato tanto alla lunghezza e larghezza quanto alla profondità, si passerà a scavare la terra proprio per ottenere quanto pensato. Con uno scavatore ed un po’ di olio di gomito il tutto sarà fatto anche in meno di una mattinata di lavoro. Fatto ciò, una volta soddisfatti del risultato, si dovrà provvedere a rendere più solido il tutto con mattoni di vario tipo, o se si vuole anche utilizzando delle pietre, creando un vero e proprio muro a secco (operazione da affidare a dei professionisti).
A questo punto dovrà essere effettuato, intorno alla zona balneabile, uno scavo più ampio, ma meno profondo. Si tratta del luogo in cui avverrà la depurazione vera e propria, ed è l’operazione più importante in assoluto per la creazione di una piscina naturale. Il consiglio è quello di ricoprire la terra scavata con dei pannelli specifici impermeabili, non dannosi per l’ambiente (ad esempio in poliuretano espanso), e dei teli specifici indispensabili per evitare che l’acqua filtri nel suolo. Una volta assicurata una copertura totale su entrambi gli scavi, facendo bene attenzione a non lasciare zone scoperte, si coprirà il tutto con delle comuni travi in legno. A questo punto si può passare a ricoprire il tutto con terriccio e sabbia e ghiaia di vario spessore. Dopo aver recintato il tutto con muri a secco e staccionate in legno, magari installando una scala o un trampolino, si passerà a riempire la piscina naturale con l’acqua.
Come si depura l’acqua di una piscina naturale
Ovviamente quanto detto è sufficiente solo alla realizzazione della struttura dell’intera piscina. Il concetto è quello di un laghetto con al centro una piscina installata. Bisognerà infatti, in fase di lavorazione, fare in modo che l’acqua dallo scavo esterno confluisca, come fosse una sorgente, alla piscina vera e propria, quella balneabile, tramite appositi ruscelletti ricavati scavando.
L’utilizzo di una pompa di piccolo wattaggio, aiuterà allo spostamento dell’acqua dal laghetto alla piscina. L’importanza di questa operazione sta nel fatto che proprio grazie al movimento dell’acqua attraverso la ghiaia e le piante, che per le loro proprietà naturali depurano l’acqua, si avrà una piscina sempre pulita ed in modo totalmente biologico. Il segreto delle piscine naturali è proprio questo: l’auto-depurazione data dal movimento d’acqua all’interno di quel macrosistema che si andrà a creare.
Le piante: come sceglierle
Parlando di questo microsistema, non si potrà ignorare il fatto che proprio grazie alle piante, oltre che alla ghiaia ed alla pietre naturale, il tutto sarà possibile. Anche nel caso della scelta delle piante, si consiglia di contattare un esperto. In linea di massima si consigliano quelle piante che uniscono alla loro funzione depuratrice, un impatto estetico unico ed irripetibile, garantendo però dei costi molto limitati. Parliamo di piante galleggianti, con radici o sommerse. Per fare qualche esempio si possono citare le lenticchie d’acqua o quelle nymphaeaceae che oltre ad ossigenare l’acqua, daranno alla piscina un aspetto particolarmente esotico. Ma non si devono dimenticare nemmeno le classiche canne di bambù, o la coda di volpe, la quale aiuta a limitare di molto il proliferare di quelle alghe che renderebbero più scura e torbida l’acqua.
Le piante, ovviamente, andranno coltivate nella zona di depurazione, nel laghetto, non all’interno della zona balneabile in cui potrebbero essere d’intralcio. Per ciò che concerne i costi complessivi, è difficile fare una stima aprioristica, universalmente intesa per tutti, tuttavia parliamo di una somma fino a cinque volte inferiore rispetto ad alcune piscine molto elaborate ricche di prodotti artificiali.
Il vantaggio di una piscina totalmente naturale inoltre, sarà quello di far proliferare flora e fauna, mantenendo l’acqua sempre pulita, senza bisogno di scaricare residui di vario tipo in fogne o affini.