Utilissime ma molto spesso demonizzate, le
stufe elettriche sono sempre al centro di dibattiti: c’è chi le trova indispensabili e chi preferisce farne a meno, magari perché si è erroneamente affidato ad uno dei falsi miti che circolano sul loro conto. In questo articolo smonteremo uno per uno i falsi miti che circolano a proposito delle stufe elettriche, in modo da chiarire perché sono da ritenersi informazioni non del tutto corrette.
Consumano tanto
Iniziamo con il mito che le stufe elettriche consumano tanto: questo può essere vero per alcuni modelli, magari quelli più vecchi e obsoleti, oppure se si fa un uso scorretto della stufa (ad esempio, si pretende di riscaldare una grande stanza con uno scaldino). Le stufe elettriche di ultima generazione puntano tutte ad avere un’altissima efficienza energetica. Le tipologie sulle quali devi rivolgere la tua attenzione sono certamente i
termoconvettori di ultima generazione e i
radiatori a pannelli a infrarossi. Grazie alle loro caratteristiche interne permettono di trasmettere una grande quantità di energia con un consumo di elettricità decisamente ridimensionato. Da questo punto di vista
le stufe elettriche De Longhi offrono una vasta gamma di modelli tra cui scegliere e difficilmente ci si può sbagliare, dal momento in cui l’obiettivo di questo grande marchio è da sempre stato quello di creare stufe elettriche con consumi energetici molto bassi.
Sono rumorose
Questa affermazione può essere considerata in parte vera, in quanto una particolare tipologia di stufe elettriche, ovvero i termoventilatori, utilizzano una ventola per buttare fuori l’aria ed è proprio questa che può risultare rumorosa. Ma se si sta facendo questo tipo di considerazione sicuramente se ne sta facendo un utilizzo completamente errato: i termoventilatori nascono per emanare calore subito dopo essere stati accesi e sono destinati ad un uso discontinuo. Per fare un esempio pratico di quanto detto puoi pensare all’utilizzo che si fa solitamente della stufetta, quando la si accende in bagno qualche minuto prima della doccia per trovare la stanza calda. I termoventilatori, dunque, non sono in nessun caso indicati per un utilizzo continuativo: per questo scopo scegli sempre una
stufa elettrica ad olio. Quest’ultima, non solo ti permette di riscaldare la stanza con un minore dispendio di energia, ma mantiene il calore anche dopo essere stata spenta, così da far permanere nella stanza un caldo tepore molto a lungo.
Il calore non permane
Abbiamo sfatato questo mito nelle ultime righe del paragrafo precedente: se ti ritrovi con una stufa che appena spenta non mantiene il calore nella stanza e questo ti crea un disagio, purtroppo hai scelto una tipologia di stufa sbagliata per le tue esigenze. Le stufe a ventola, ad esempio, hanno al loro interno una resistenza elettrica che presenta un filo metallico: una volta spenta la stufa questo filo si raffredda molto velocemente e non garantisce in nessun modo che il tepore rimanga ancora a lungo. Come detto in precedenza, se hai la necessità di mantenere la stanza calda anche dopo aver spento l’interruttore della tua stufa punta tutto su un
modello a olio, ancora meglio se di ultima generazione.
La stufa alogena fa male
Una falsa credenza che si è diffusa sulle stufe alogene le vorrebbe pericolose per la nostra salute. Questo mito è del tutto da sfatare: prima di ogni cosa perché se costituissero veramente un pericolo per la nostra incolumità questo genere di stufe non sarebbero di certo in commercio ma verrebbero immediatamente ritirate. Ma in cosa consisterebbero questi falsi miti? Secondo alcuni la stufa alogena sarebbe
dannosa per gli occhi in quanto riesce ad emanare una luce molto intensa. Questo pericolo si verificherebbe solo se ci si avvicinasse molto alla stufa con gli occhi aperti. Per il resto, il fastidio è uguale a quello che si potrebbe avere guardando una lampadina. Infine, a proposito di falsi miti, scopri in
questo articolo se la stufa a pellet senza canna fumaria funziona davvero e se le stufe a pellet sono una
scelta eco-sostenibile!