Elettrodomestici in garanzia, tutto quello che c’è da sapere
Negli ultimi anni acquistare elettrodomestici è diventato più semplice per tutti: ci sono offerte di ogni tipo, rateizzazioni, sconti, e così chiunque può acquistare dei nuovi elettrodomestici per la propria casa. I problemi si pongono quando il prodotto si rompe e quindi bisogna far valere la garanzia.
Purtroppo in questo caso, quando si riporta il prodotto in negozio o si chiama il tecnico, ci si sente rispondere in modo ambiguo troppe volte. Risposte come “Non credo che si possa passare la garanzia” oppure “Fa prima a comprarne uno nuovo” non sono certo così rare. Il consumatore quindi si trova nella condizione di dover far rispettare il proprio diritto alla garanzia degli elettrodomestici se la rottura avviene entro tre anni.
Ma come funziona questo diritto? Come si fa a farlo valere?
Per capirne di più ci siamo rivolti agli esperti di adriaticaelettrodomestici.it una fra le ditte di vendita elettrodomestici più note del centro Italia, che ci confermano che spesso i negozi cercano di fare i furbi con i loro clienti spingendoli a rinunciare alla riparazione e disincentivando l’utilizzo della garanzia.
La legge parla chiaro: sussiste la garanzia legale di conformità che dura per due anni. Essendo la vendita di elettrodomestici un vero e proprio contratto, di conseguenza sul venditore grava la responsabilità di garantire al cliente la vendita di un prodotto che sia idoneo all’uso e conforme al contratto. Spetta al consumatore segnalare, entro due mesi dalla scoperta ciascun difetto di conformità del prodotto che si verifichi entro due anni dalla vendita; e questa responsabilità del difetto grava di conseguenza sullo stesso venditore. Quindi il cliente nulla deve pagare per difetti (di conformità, beninteso, e non causati dalla propria responsabilità o incuria) che siano ravveduti nel bene.
La garanzia legale di conformità è obbligatoria e quindi non vi si può derogare; basta tenere lo scontrino della vendita in un posto al sicuro per dimostrare che si ha ancora diritto, entro due anni dalla vendita, alla gratuita riparazione del bene o alla sostituzione. Se la riparazione o la sostituzione sono eccessivamente onerose o impossibili, si ha diritto alla riduzione del prezzo e alla risoluzione del contratto.
L’unico problema quindi sta nel fatto che il cliente non è adeguatamente informato dei propri diritti e di conseguenza spesso non sa farli valere.
Bisogna quindi che ogni consumatore sia consapevole dei diritti che gli spettano: certo, bisogna saper distinguere fra difetti di conformità (che sono quindi dovuti al bene in quanto tale) e quelli procurati invece dall’incuria o dall’uso sbagliato del prodotto.
Inoltre spesso vengono venduti servizi aggiuntivi a pagamento che prolungano la garanzia legale: ma attenzione, la garanzia legale di 2 anni è dovuta e gratuita per legge e non può mai essere pagata dal cliente.
Se quindi ritenete che sia necessario stipulare un ulteriore servizio che allunga la garanzia oltre i due anni a pagamento, potete farlo; ma ricordate che ogni difetto strutturale va segnalato entro due mesi e nei primi due anni dall’acquisto vi dà diritto alla garanzia gratuita.