Cucina, quali sono gli elementi da scegliere con maggior cura?

Da luogo prettamente femminile, dove le casalinghe si occupavano di preparare i pasti, a punto di ritrovo per tutti i membri della famiglia e non solo, la cucina ha assunto nel tempo una centralità non indifferente all’interno delle abitazioni. Pensando all’importanza che ricoprono il cibo e la convivialità per gli italiani, non c’è da stupirsi. I cambiamenti nei modi d’uso della cucina hanno contribuito a influenzare l’arredamento e gli stili degli elementi che la caratterizzano, anche se ci sono alcune componenti imprescindibili  che sopravvivono alle evoluzioni dettate dalla moda, conservando la loro natura seppur modificandosi nella forma. Ecco i pezzi d’arredamento che non potranno mai mancare all’interno della cucina.

Piano cottura: l’elettrodomestico più utilizzato

Trattando della cucina, non si può non citare come primo elemento il piano cottura, fondamentale per la preparazione di ricette e pietanze gustose. Chi ama passare parecchio tempo ai fornelli può pensare di adottare un numero di fuochi elevato, più dei 4 canonici che solitamente si installano, così da poter cucinare più piatti contemporaneamente, valutando se è possibile optare per una soluzione di questo tipo a seconda dello spazio di cui si dispone. A livello di funzionamento esistono i piani cottura elettrici, i piani cottura a induzione o i piani cottura a gas. Quest’ultimi sono i più diffusi, solitamente realizzati in acciaio inox o smaltato, forniti di griglie che conferiscono stabilità alle pentole in fase di cottura. Essendo il gas un combustibile pericoloso, i piani di questo tipo sono dotati di una valvola di sicurezza in grado di rilevare sue eventuali fughe o fuoriuscite, inoltre consentono di contenere i consumi energetici, a differenza dei piani cottura a induzione che però favoriscono tempi di cottura più rapidi. Si tratta di un modello che viene alimentato dalla corrente elettrica attraverso speciali bobine che producono un campo magnetico, il cui calore sprigionato viene trasferito direttamente alle pentole. La piastra in vetroceramica è più semplice da pulire rispetto alla soluzione precedente, anche se è sensibile ai graffi. Consumando di più, è la tipologia prediletta da coloro che non hanno troppo tempo da perdere in cucina.

Infine, ci sono i fornelli elettrici, che presentano qualche criticità in più rispetto agli altri, nonostante siano facili sia da installare che da pulire, e garantiscono una notevole velocità di cottura. Innanzitutto sono costosi, a causa del piano in vetroceramica, e su di esso non possono essere adoperati tutti i tipi di pentole. Va prestata anche attenzione in fase di utilizzo, perché raggiungono in fretta temperature elevate e restano caldi anche dopo il loro spegnimento.

Fine dei pasti: entra in gioco il lavello

Se i fornelli sono i protagonisti della fase che precede il momento del pasto, il lavandino è l’elemento che si pone come indispensabile nel suo step immediatamente successivo, senza il quale non sarebbe possibile pulire i piatti appena utilizzati.  A seconda del tipo di installazione è possibile individuare un modello da appoggio, adagiabile su un mobile, e quello a incasso, inseribile direttamente nel top della cucina.

La scelta di quante vasche adottare è strettamente personale: chi ha problemi di spazio o dispone di una lavastoviglie può optare per una singola, magari con gocciolatoio per appoggiare momentaneamente le stoviglie così da farle asciugare. Il più popolare tuttavia resta il lavello a due vasche, che consente da un alto di insaponare e dall’altro di risciacquare.

Frigorifero: il custode del cibo

Prima di parlare del frigorifero, è importante ricordare che la scelta dell’arredo da cucina va fatta con cura, specialmente se riguarda gli elementi trattati poc’anzi e quello che verrà illustrato a breve, evitando soluzioni low cost e rivolgendosi a esperti come Misura Casa che sapranno già proporvi un pacchetto completo, che includerà l’arredamento dell’intera cucina. Tornado al frigorifero, il suo compito è mantenere in buono stato gli alimenti che si mangeranno, e vista la sua importanza deve funzionare in maniera efficiente. Le soluzioni disponibili possono essere a due porte, con un vano frigorifero e un vano congelatore, oppure combinate, dove il vano frigo occupa la parte alta e il vano freezer quella bassa, suddiviso solitamente in tre cassetti. Sorvolando sulle diverse tipologie che si possono acquistare, le quali dipendono dalle esigenze e dalle preferenze dei singoli, ci sono altre caratteristiche fondamentali da tenere in considerazione quando si valuta un frigorifero. Prima di tutto le dimensioni, che vengono espresse in litri: una famiglia di quattro persone punta a una capienza tra i 220 e i 280 litri. In etichetta viene riportata la classe e il consumo elettrico espresso in KWh, rendendo possibile farsi un’idea rispetto alle spese energetiche, oltre ai decibel prodotti dall’apparecchio, che consentono di valutare la sua rumorosità. È importante controllare che il freezer sia dotato di  un sistema no frost, altrimenti non si riuscirebbe a mantenere uniforme la temperatura e si formerebbe la brina, impianto che consentirebbe di evitare la pulizia periodica del vano. I modelli di frigo più all’avanguardia dispongono di spie luminose o di segnali acustici che annunciano la mancanza di corrente o la scorretta chiusura della porta, tutelando le proprietà organolettiche dei cibi.